Sono una professionista specializzata nel facilitare i processi di sviluppo e cambiamento nei sistemi umani.

Affianco persone ed organizzazioni ad accedere al proprio potenziale e sviluppare empowerment per determinare la propria strada, in relazione armonica con gli altri e con l’ambiente.

Alcune premesse che guidano il mio lavoro con le persone:

Gli esseri umani hanno le risorse adeguate per gestire la propria vita in modo soddisfacente, hanno le capacità per scegliere e decidere

Quando siamo in impasse, non significa che non abbiamo risorse personali: significa che le risorse non sono momentaneamente disponibili. Il lavoro da fare è quindi catalizzare e attivare le capacità tramite la comunicazione e la sperimentazione.

Ogni descrizione contiene il suo opposto​

Come ci insegnano i paradossi autoriflessivi e il pensiero ecologico "e - e", mi piace credere che ogni cosa contenga anche il suo opposto. Quando le persone portano di sé descrizioni negative, la descrizione stessa può contenere anche il suo opposto. Noi siamo fatti di luci e di ombre, cioè di zone che si vedono e di zone non ancora emerse e che per il momento mostrano un solo lato.  Cambiare non significa togliere o modificare, significa aggiungere capacità, aspetti, parti nuove.

L’altro è inconoscibile: non possiamo cambiare gli altri ma possiamo cambiare il nostro modo di stare con gli altri

Credo che noi possiamo solo ipotizzare e “contrattare” pezzi di conoscenza reciproca nel qui ed ora e nella relazione; è sempre un incontro di mappe nel qui ed ora. Questo è l’unico tempo e spazio che abbiamo con l’altro, ma, proprio perché unico, è uno spazio di grandi possibilità. La Relazione ha il potere di cambiare le persone.

Essere utili, non aiutare

Ancora una volta, grazie alle letture di Gianfranco Cecchin: essere utili piuttosto che aiutare è stata per me un’altra conquista in termini di riflessione personale. Cercare di essere utili presuppone un concetto di parità e porta con sé anche la possibilità molto interessante del “non fare” e “non dire”; si può essere utili non facendo, piuttosto che facendo. Ho notato, tra l’altro, come questo sia un concetto che le persone colgono con una certa facilità e credo possa significare che va a sollecitare apprendimenti importanti. L’essere utili implica ancora una volta la libertà e la capacità delle persone di attivare solo autonomamente le proprie risorse e alla fine di “aiutarsi da sole”.

premesse che mi guidano chiara veneri
Proporre

Proprio perché ciascuno è libero e capace, noi possiamo solo proporre, (idee, strade, modi, modelli, teorie, strumenti, ecc..), osservare gli effetti e riorientare o confermare la strada; anche gli interventi più prettamente direttivi e strategici, presuppongono comunque che l’altro accetti e “faccia suo ciò che è proposto”.

Chiara Veneri

Sono una professionista specializzata nel facilitare i processi di sviluppo e cambiamento nei sistemi umani.

Affianco persone ed organizzazioni ad accedere al proprio potenziale e sviluppare empowerment per determinare la propria strada, in relazione armonica con gli altri e con l’ambiente.

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